Il concetto di comunità: una “comfort zone” per il lavoro giusto!

L’intervento di Pina Sodano del Consorzio Ruini Impresa Sociale al Seminario sull’iscrizione alla Rete agricola di qualità, organizzato ad Acquasparta (TR) sabato scorso da AGCI Umbria, Confagricoltura Umbria e la Cooperativa BE Valnerina, richiama il senso di comunità come valore guida per un approccio costruttivo al complesso tema del lavoro giusto.

 

Secondo quanto affermava il sociologo polacco Zygmunt Bauman: “la parola «comunità» ha un suono dolcissimo; evoca tutto ciò di cui sentiamo il bisogno e che ci manca per sentirci fiduciosi, tranquilli e sicuri di noi. In breve, la «comunità» incarna il tipo di mondo che purtroppo non possiamo avere, ma nel quale desidereremmo tanto vivere e che speriamo di poter un giorno riconquistare”. […] «Comunità» suona bene per i significati che tale termine evoca, i quali sembrano tutti promettere piaceri, e spesso il tipo di piaceri di cui vorremmo tanto godere e che ci sembrano invece irraggiungibili…Innanzitutto, la comunità è un luogo «caldo», un posto intimo e confortevole. È come un tetto sotto cui ci ripariamo quando si scatena un temporale, un fuoco dinanzi al quale ci scaldiamo nelle giornate fredde (Voglia di comunità, Laterza, 2008).

 

Il parlare di comunità deve essere, dunque, visto come il comun denominatore per agganciarsi ad un progetto come Di.Agra.M.M.I. che incarna una complessità, un’ambizione data anche dal partenariato che è composito: il capofila Consorzio Nova (realtà che si occupano soprattutto di emersione al lavoro nero, tratta ed accattonaggio), AGCI (parte datoriale), Flai/CGIL (parte sindacale), Fondazione Metes, IOM, Oxfam ed altri.

 

Nell’ambito del progetto Di.Agra.M.M.I Nord (Diritti in Agricoltura attraverso approcci Multistakeholders e Multidisciplinari per l’Integrazione e il Lavoro Giusto), il CRIS si adopera per ed individuare imprese interessate a partecipare all’iniziativa e a combattere le pratiche di lavoro illegale attraverso un coinvolgimento proattivo di sensibilizzazione, mirato a promuovere un approccio maggiormente etico e rispettoso dei diritti delle persone.

Gli incontri sulla Rete Agricola di Qualità rappresentano un momento di confronto, su un tema cruciale per la parte datoriale e sindacale che ha bisogno di “incontri informativi” trasversali ai diversi mondi che compongono il partenariato e le esigenze territoriali proprio per sostenere in modo adeguato imprese e lavoratori. L’evento di sabato scorso è il frutto diretto di una collaborazione tra Agci Umbria e la cooperativa di comunità BE Valnerina che ha aderito al Progetto sin dal maggio 2021 e un risultato importante del lavoro svolto a livello nazionale da AGCI.

 

Le buone imprese con il made in Italy famoso in tutto il mondo, la filiera pulita e l’eticità possono trovare in questo progetto una possibilità di “inclusione” a doppio specchio; ovvero una vetrina per quelle imprese che non si piegano alle dinamiche dettate dal mercato, con le regole delle aste al ribasso e dall’altre parte l’eticità del buon lavoro attraverso la garanzia della giustizia e dei diritti ai propri lavoratori italiani e stranieri!