La formazione in campo per rompere il muro del silenzio

Il fenomeno della violenza sui luoghi di lavoro è un tema sensibile tornato recentemente al centro della regolamentazione nazionale in seguito della ratifica, con la legge n. 4 del 15 gennaio 2021, della Convenzione dell’Organizzazione internazionale del lavoro (OIL) n. 190 sull’eliminazione della violenza e delle molestie sul luogo di lavoro.

Non un semplice insieme di previsioni di carattere programmatico ma un formale atto di riconoscimento, da parte dello Stato che, violenza e molestie sul luogo di lavoro costituiscono una violazione dei diritti umani, rappresentano una minaccia alle pari opportunità e risultano incompatibili con il lavoro dignitoso.

Come riconoscere le situazioni di violenza e molestia sul proprio luogo di lavoro, affinché ogni lavoratore e lavoratrice, anche in virtù del ruolo ricoperto nell’organizzazione, prenda piena coscienza del problema e si attivi per riconoscere, contrastare e prevenire questi fenomeni, sapendo a chi segnalarli per ottenere aiuto è stato l’obiettivo della giornata di formazione del 23.05.2022 organizzata dal Consorzio Ruini nell’ambito del progetto Set The Tone.

L’evento, dedicato in particolare alle figure manageriali e ai responsabili della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro afferenti al mondo della cooperazione AGCI, ha rappresentato una vera occasione per approfondire la conoscenza sugli stereotipi e discriminazioni di genere, analizzare tecnicamente le definizioni di violenza e molestie, valutare i rischi psicosociali che ne derivano.

Interessante è stato l’utilizzo da parte della dott.ssa Giulia Radi, psicologa esperta nell’area della violenza di genere, delle tecniche di ascolto attivo per la realizzazione di giochi di ruolo in aula con i discenti che, simulando possibili casi tipo, hanno sperimentato le diverse misure di prevenzione e contrasto al fenomeno che possono essere adottate nei vari contesti aziendali.

Più tecnico è stato invece l’intervento delle rappresentanti sindacali.

Sonia Ostrica, Coordinatrice PO UIL, ha illustrato le procedure di segnalazione interne ed esterne ai luoghi di lavoro inducendo i partecipanti a riflessioni più attente sui comportamenti manifestati da chi ha subito/subisce molestie. L’incremento dell’assenteismo, il calo della motivazione e la riduzione della produttività sono tutte potenziali conseguenze della violenza sul lavoro che il datore di lavoro non deve sottovalutare ma analizzare per adottare una strategia organizzativa adeguata per porre fine al fenomeno.

Tra gli strumenti di prevenzione che possono essere adottati ricopre un ruolo fondamentale secondo Manola Cavallini, Area Contrattazione CGIL, anche il Documento di Valutazione dei Rischi.  La violenza sul luogo di lavoro rappresenta di fatto un concreto fattore di rischio per la sicurezza e la salute dei lavoratori che impone l’adozione di principi e metodologie per la definizione, lo sviluppo e il monitoraggio di un piano aziendale per il contrasto alle molestie e alla violenza sessuale.

 

di Consuelo Vecchio