Le competenze: tema chiave della formazione 2030

Nel 2023, anno delle competenze, tale ambito si configura come centrale per l’importanza assunta come filo conduttore della progettazione formativa (Circ. ANPAL n.1 del10/04/2018). Esso sarà, pertanto approfondito nei prossimi numeri di Libera Cooperazione e sul sito del CRIS, attraverso un percorso di riflessione a cura di Claudia Montedoro e Micaela Di Gennaro, augurandoci che da questa ricognizione possa scaturire un proficuo dibattito.

 

I cambiamenti demografici e climatici, la rivoluzione industriale collegata al ruolo assunto dalla Intelligenza Artificiale (AI) stanno, infatti, trasformando profondamente l’economia e il mercato del lavoro con importanti implicazioni per la natura del lavoro, le strutture occupazionali, il contenuto delle professioni e le competenze richieste.

Il Paese è dotato di una offerta di servizi formativi molto articolata e potenzialmente in grado di assorbire richieste di accesso da parte di cittadini e lavoratori che presentano bisogni di upskilling e reskilling e che appaiono essere in numero particolarmente elevato.

Si tratta di una popolazione che necessita di interventi formativi non solo volti all’aggiornamento di competenze tecnico/professionali per il lavoro ad esempio in tema di sostenibilità con una maggiore attenzione alle problematiche ambientali, ma anche di life e soft skill e di competenze trasversali, specialmente digitali, sostenendo l’adozione di pratiche a sostegno della transizione alla digitalizzazione.

Occorre rispondere adeguatamente alla sfida posta dalla presenza di forti divari nella struttura delle professioni, dell’occupazione e dei territori in materia di formazione professionale.

Ridurre queste differenze rappresenta uno dei prerequisiti per il superamento dei ritardi nello sviluppo e nella valorizzazione del capitale umano.

Accompagnare i processi di qualification design in relazione ai bisogni di competenze espressi dal mercato del lavoro significa individuare gli obiettivi di apprendimento più idonei per rispondere ad essi in modo efficace.

In definitiva il ruolo della formazione è quello di fornire un’equa acquisizione di conoscenze, competenze e abilità pertinenti durante tutto il corso della vita e individuate come asset del capitale umano.

Per tali motivi e per la rilevanza che il tema delle competenze sta acquisendo a livello Europeo e conseguentemente nel nostro paese, ci è sembrato utile ripercorrerne l’evoluzione per contribuire a mettere ordine in una materia che si presenta piuttosto ambigua anche solo a partire dal suo uso al singolare (capacità generale) o plurale (una serie di capacità in azione) o per esempio dai due termini similari della lingua inglese che restano di difficile interpretazione: competency e competence (*)

Come prima suggestione e rimandando a successivi interventi l’approfondimento di aspetti più specifici, riportiamo di seguito alcune definizioni concettuali che si ritengono particolarmente significative.

  • La competenza è un insieme riconosciuto e provato, delle rappresentazioni, conoscenze, capacità e comportamenti mobilizzati e combinati in maniera pertinente in un contesto dato. Rappresentazioni, conoscenze, capacità e comportamenti possono essere riassunti col termine risorse, portandoci ad affermare che la competenza è una qualità specifica del soggetto: quella di saper combinare diverse risorse, per gestire o affrontare in maniera efficace delle situazioni, in un contesto dato. (Le Boterf, G.,1990, De la compétence: Essai sur un attracteur étrange, Les Ed. de l’Organisation)
  • La Competenza è la Capacità di far fronte ad un compito o a un insieme di compiti, riuscendo a mettere in moto e a orchestrare le proprie risorse interne, cognitive, affettive e volitive e a utilizzare le risorse esterne disponibili in modo coerente e fecondo. (Progettazione formativa: teoria e metodologia. – M. Pellerey – ricerca ISFOL-CLISE – 1983)
  • Le Competenze indicano la comprovata capacità di usare conoscenze, abilità e capacità personali, sociali e/o metodologiche, in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale e/o personale; le competenze sono descritte in termini di responsabilità e autonomia. Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio23.04.2008
  • Caratteristiche personali causalmente correlate a prestazioni efficaci o superiori misurate in base a criteri prestabiliti (Hay)
  • Risorsa cognitiva necessaria per l’espletamento degli output professionali
  • Caratteristiche intrinseche del business e delle persone che compongono un’organizzazione
  • Unico termine di riferimento che unifica i diversi tipi di obiettivi formativi.

Rimandiamo al prossimo numero di Libera Cooperazione per il primo contributo in materia.

__________________________________________________________________________________________________

(*) vedi gli articoli:  Francoise Delamare Le Deist & Johnatan Winterton, “What Is Competence?”, Human Resource Development International, Vol. 8, No. 1, 27 – 46, March 2005, e successivamente: “Typology of knowledge, skills and competences: clarification of the concept  and prototype”, Jonathan Winterton, Françoise Delamare – Le Deist and Emma Stringfellow (2005), quest’ultimo alla base delle raccomandazioni europee.